Stamattina, mentre aspettavo la metropolitana, riflettevo sul gusto dell'attesa. Anche se ero in Ilmattico anticipo mi dava fastidio aspettare 3 minuti per prendere la metro. E mi son chiesto perchè noi si abbia questa fretta di avere tutto e subito anche quando c'è la possibilità di far le cose con calma, di pensare e di dare il giusto peso e tempo a ciò che facciamo. Quante volte non abbiamo tempo per far delle cose importanti per noi perchè siamo presi da altre cose meno importanti? Sappiamo aspettare e scegliere cosa è meglio fare per noi?
Pensavo ai ritmi africani e alla meravigliosa capacità che gli angolani che ho visto io hanno di saper aspettare, con il cuore tranquillo e con la consapevolezza che le cose, prima o poi, arriveranno.
Mi rendo conto che in questi mesi aspettare mi pesa un po'. Dall'università, agli esami alle persone.. Sarà perchè c'è la paura dell'attesa, vista come una preoccupazione per quello che sarà e che non sappiamo? Non lo so, ma comunque sono ottimista!!!
Pensavo ai ritmi africani e alla meravigliosa capacità che gli angolani che ho visto io hanno di saper aspettare, con il cuore tranquillo e con la consapevolezza che le cose, prima o poi, arriveranno.
Mi rendo conto che in questi mesi aspettare mi pesa un po'. Dall'università, agli esami alle persone.. Sarà perchè c'è la paura dell'attesa, vista come una preoccupazione per quello che sarà e che non sappiamo? Non lo so, ma comunque sono ottimista!!!
L'attesa
RispondiEliminaAndrea Kowolski
Dolce la notte che sorge serena
Quando il sole tramonta e appare la luna
E da anni luce di stelle lontane
Pallido arriva il fievole palpito.
Il vecchio costrutto conta il tempo
Lo scandisce
In secoli
In anni
In minuti
Registrando il flusso di mille variabili
Nell’attesa d’una nuova venuta
Che altro non è che Ritorno.
Al suo interno i dati indicano Natale,
Memoria di un rumore di festa
Di luci
Di suoni
Di senso di pace.
Di contro al silenzio d’un pianeta deserto,
Che l’uomo indicava come Terra
E che si è costretto da sé a lasciare.
La banalità
Riveste i dati in festa del vecchio costrutto
Ch’è rimasto in attesa,
Paziente,
Sul terreno.
Torneremo, dissero i costruttori,
E al costrutto un segno annuncerà il Ritorno.
Ma da tempo il vento sabbioso
Non fa altro che mettere in pericolo
La sua convinzione più grande.
Una stella,
Una stella cometa
Forse
Basterebbe,
Una stella cometa, dolce
Come la notte che sorge serena
Quando il sole tramonta e appare la luna.
"..ma quel che in voi non ha tempo sa che non ha tempo il vivere,
RispondiEliminae conosce che ieri è solo la memoria di oggi e che domani è il sogno di oggi.."